Mangiare l’agnello a Pasqua, tradizione o distorsione? – Veggie Channel

Ringraziamo Isabella Vendrame per l’intervista a Marilena Bogazzi sul tema “mangiare l’agnello a Pasqua non è cristiano” su Veggie Channel ❤

Smontiamo un falso mito, mangiare agnello a Pasqua non è rispetto di una tradizione cristiana, ma una consuetudine distorta

Ogni anno a Pasqua milioni di agnelli vengono uccisi in nome di una tradizione che molti associano alla fede cristiana. E ogni anno si ripete la stessa scena, tavole imbandite, supermercati pieni e un messaggio che sembra scontato, a Pasqua si mangia l’agnello. Punto. Senza alternative.

Ma è davvero così? Mangiare l’agnello a Pasqua ha davvero un fondamento nel messaggio cristiano di amore, rinascita e compassione? Perché, ricordiamocelo, è questo che quel giorno dovrebbe ricordarci.

In questo articolo grazie al prezioso contributo di Marilena Bogazzi, presidente nazionale dell’Associazione Cattolici Vegetariani, mettiamo in discussione una delle abitudini più radicate del periodo pasquale, con una prospettiva tanto scomoda quanto illuminante e fonte di riflessione.

“Mangiare l’agnello non è cristiano”. Proviamo a mettere in discussione quanto ci è sempre stato detto, perché, a volte, la vera rivoluzione spirituale parte proprio da ciò che scegliamo di mettere – o non mettere – nel piatto.

Pasqua ed agnello, una tradizione che non viene dal Vangelo

Molti cristiani si affannano a cercare carne d’agnello per il pranzo di Pasqua, convinti che si tratti di un gesto carico di significato religioso.

Eppure nei Vangeli e nell’insegnamento di Gesù la verità sembra essere un’altra, non solo Gesù non ha mai ordinato di uccidere l’agnello, e Lui stesso non ne ha consumato la carne nell’Ultima Cena, come affermato anche nel 2007 da Papa Benedetto XVI, ma l’intera logica del sacrificio animale è superata, ribaltata e abolita nel Nuovo Testamento.

Ha dichiarato l’Arcivescovo Giovanni Battista Castoro: “La Pasqua cristiana non ha nulla a che fare con la strage degli agnelli. Cristo, vero agnello pasquale, ha immolato sé stesso per riscattare l’umanità.” Con l’aiuto della presidente dell’Associazione Cattolici Vegetariani, smontiamo questo falso mito e andiamo al cuore del messaggio evangelico secondo cui non c’è nulla di sacro nell’uccisione di un cucciolo nel giorno in cui si celebra la vita.

Il sacrificio che salva è uno solo, quello di Cristo. Tutto il resto è tradizione mal compresa, o peggio, comoda giustificazione a una violenza che appaga il gusto e la pancia, ma che nulla ha a che fare con il Vangelo.

Mangiare l’agnello a Pasqua non è cristiano, intervista a Marilena Bogazzi

Mangiare l’agnello a Pasqua non è una tradizione cristiana, perché?

Come hai anticipato, mangiare l’agnello a Pasqua è una tradizione che non ha nulla a che fare con Gesù e con il cristianesimo poiché il sacrificio animale viene dichiarato inutile nel Nuovo Testamento da San Paolo, che afferma che “è impossibile eliminare i peccati con il sangue di tori e di capri” (Ebrei 10,4) e continua (Ebrei 10, 9-10) che l’unico sacrificio che dona salvezza è quello compiuto da Gesù, unico e definitivo: “una volta per sempre.”

L’origine sarebbe casomai ebraica, nel Vecchio Testamento, ma già nei profeti precedenti a Gesù troviamo Geremia che, vedendo attestata la tradizione ebraica di uccidere agnelli, e non solo, per la Pasqua interroga Dio il quale risponde attraverso il Profeta stesso “IN VERITA’ IO NON PARLAI NE’ DIEDI COMANDI SULL’OLOCAUSTO E SUL SACRIFICIO AI VOSTRI PADRI, QUANDO LI FECI USCIRE DAL PAESE D’EGITTO, MA QUESTO COMANDAI LORO: ASCOLTATE LA MIA VOCE! Allora io sarò il vostro Dio e voi sarete il mio popolo, e camminerete sempre nella strada che vi prescriverò, perché siate felici. MA ESSI NON ASCOLTARONO né prestarono l’orecchio; anzi procedettero secondo l’ostinazione del loro cuore malvagio e invece di voltarmi la faccia mi hanno voltato anche le spalle, da quando i loro padri uscirono dal paese d’Egitto fino ad oggi. Io inviai a voi tutti i miei servitori, i profeti, con premura e sempre eppure essi non li ascoltarono e non prestarono orecchio. Resero dura la loro cervice, divennero peggio dei loro padri. Tu dirai loro queste cose, ma essi non ti ascolteranno; li chiamerai ma non ti risponderanno” (Geremia 7, 21-27). Quindi persino l’originale tradizione ebraica era già contestata dai profeti stessi; anzi qui continuare a mangiare agnello attribuendolo a Dio è segno di un “cuore malvagio”.

Tutto questo poi si inserisce legittimamente nel piano di Dio sulla creazione, ricordiamo infatti che nel progetto originario di Dio era assente ogni violenza compresa quella rivolta agli animali e infatti l’essere umano era creato vegetariano.

“Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto, che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutte le bestie selvatiche, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra nei quali vi è alito di vita, Io do in cibo ogni erba verde” Gen 1,29-30.

Puoi aiutarci a trovare delle affermazioni semplici che ci permettano di spiegare a chi continua a ritenere faccia parte della propria fede cristiana consumare l’agnello, che, invece, non è così?

Certo, semplicemente Gesù afferma “Misericordia io voglio e non sacrificio” attestando che la misericordia è la disposizione più importante. Vi chiedo: esiste misericordia nel far nascere un cucciolo, magari con fecondazione forzata della madre, per macellarlo a pochi mesi di vita, in modo cruento e violento per finire sulle tavole nel giorno in cui si dovrebbe festeggiare il Dio della vita Risorto?

Gesù ha indicato nel pane e nel vino, due elementi vegetali che divengono Eucarestia, il sacrificio gradito. Se Gesù nell’ultima cena ha scelto di non consumare l’agnello (come ci attesta Papa Benedetto XVI), perché mai un cristiano dovrebbe ritenere di doverlo mangiare?

Come ha potuto nel tempo una festa tanto profondamente spirituale trasformarsi in un arido rituale gastronomico?

Questa è una bella domanda, alla quale purtroppo non posso dare risposta. Posso dire però che più l’essere umano si allontana da Dio, più si allontana da sé stesso, dalle altre persone, dalle altre creature e dal creato intero. In origine l’essere umano è creato a immagine e somiglianza di Dio, che è amore, e come conseguenza era in armonia completa ed infatti era vegetariano; poi rompendo questa unione con Dio, la Bibbia attesta una perdita di tutte le conseguenze armoniche tra cui l’inizio del consumo di carne. L’uomo dicendo di no, perde la sua Pace e acquisendo violenza in se stesso la riversa anche all’esterno, sia sulle altre persone che sulle altre creature.

mangiare agnello a Pasqua

Perdendo il rapporto con Dio, diventa preda facile dei vari idoli, tra cui il denaro in cui certamente il business degli allevamenti e dell’industria della carne è padrone. Però anche qui Gesù afferma che non possiamo servire sia il denaro che Dio, dobbiamo scegliere; sostenere il business della carne non è etico e come cristiana posso individuare una delle cause del passaggio tra festa spirituale e festa gastronomica anche in questo.

Ci regali dei suggerimenti per vivere una Pasqua autenticamente cristiana, ma cruelty-free?

La nostra campagna di Pasqua è “A Pasqua non mangiare l’agnello, ma nutriti con l’Eucarestia” invito quindi tutti a focalizzarsi sulla vera portata della Pasqua, meditando su questo bellissimo annuncio (che tra l’altro viene data ai discepoli per mezzo di una donna: Maria Maddalena, quanto ci sarebbe da dire anche su questo!).

Riguardo alla tavola, auguro a tutti una serena convivialità, che trasmetta la bellezza dello stare insieme tra fratelli e sorelle in Cristo. Riguardo al menù, ci sono talmente tanti gusti diversi, che penso che ciascuno possa trovare nei vari ricettari vegan il piatto che più lo delizi. Riguardo a noi, sarà sicuramente a base di cereali, legumi, verdure, frutta secca e frutta e spero di avere modo di riuscire a cucinare una buona colomba vegana che sia un simbolo della Pace: pace a tutti gli esseri viventi.

Vi ringrazio molto del tempo condiviso insieme per questa intervista e per tutto il bene che fate con il vostro canale.

Per approfondimenti: Mangiare l’agnello a Pasqua non è “cristiano”